fata 

Ciao,

avevo sei anni e mezzo, e mi trovavo nella villa di campagna dei miei nonni, in Argentina a 120 km. da Buenos Aires. Coi miei fratelli e un paio di amici, avevamo l'abitudine di giocare la sera a nascondino per tutta la campagna, aiutati soltanto dalla luce della luna piena, poiché se non fosse stato così non saremmo mai riusciti a vederci tra di noi. Toccava contare a mio fratello, ed io andai a nascondermi dietro un albero a circa 50 metri dal luogo dove si contava, ed avevo a pochi passi alla mia sinistra la casa dei miei nonni, mentre alla destra, a circa venti metri un pezzo di terreno che i miei usavano come orto, e proprio mentre guardavo da quella parte, ricordo di aver visto una figura alta dieci centimetri meno di me (allora alto 1,30), e soprattutto con una specie di coda e una sorta di corna o forse orecchie a punta, purtroppo non riusciii a vedere la sua faccia, poiché la luna era proprio posizionata alle sue spalle, ma ricordo che subito capì che c'era qualcosa che non andava in quella figura, cosi mi nascosi dall'altro lato dell'albero, anche a costo di farmi scoprire.

Inoltre ricordo che il cuore mi batteva all'impazzata, e che tramite i vetri, resi riflettenti dal chiarore di luna, potei vedere la mia faccia colma di spavento. Non posso dire quanto tempo rimasi immobile a fissare la mia faccia riflessa sul vetro, ma so che dopo scappai correndo verso i miei fratelli, anche se forse per paura di non essere creduto tacqui la mia storia.

Ancora oggi non so cosa posso aver visto, ma so con certezza che io ero il più basso della comitiva, giacche più piccolo di due anni su tutti gli altri, e so inoltre che la figura che vidi era in posizione eretta, con le braccia parallele al corpo, e che in quel pezzo di campagna non vi potevano accedere gli animali, perciò e da escludere che fosse qualche vitello.

Complimenti per l'ottimo sito.

Saluti Claudio